Alla scoperta del Tè Azzurro: il Tè Oolong

il signore dei tè

Il Tè ha una storia di millenni ed è stata la Cina il primo Paese al mondo dove si è iniziato, oltre 2.000 anni fa, a coltivare la pianta del Tè e a lavorarne le foglie. Nel tempo poi, l’uso e la coltivazione di questa pianta si è estesa anche in Giappone intorno all’anno 1.000, India e Sri Lanka dalla metà del 1.800.
Il Tè proviene tutto dalla lavorazione di un’unica specie di Camelia, la Camelia Sinensis (Kuntze); eppure sono molteplici i Tè che si ricavano da questa pianta in virtù dei vari processi di lavorazione delle foglie.

Il Tè chiamato “Azzurro” in realtà è il Tè Oolong, anche detto Wulong, che significa “drago nero”. Si riconosce  per via della forma particolare che viene data alle foglioline.

L’ossidazione del Tè

Il Tè Oolong fa parte della famiglia dei Tè ossidati; questi possono essere a bassa o alta ossidazione. Per ossidazione si intende il processo di asciugatura all’aria delle foglie dopo la raccolta, la cui durata determina il loro colore: saranno più vicino al verde se viene adottata una bassa ossidazione, mentre di colore più scuro con alta ossidazione.

Il livello di ossidazione è un fattore chiave nella lavorazione del Tè traducendosi poi anche nel colore del liquore e delle note organolettiche, differenziando in modo significativo i vari Tè appartenenti a questa monenclatura: l’Oolong a bassa ossidazione presenta note floreali e burrose, mentre ad alta ossidazione prevalgono note che richiamano la frutta secca.

Il Tè Oolong è inoltre chiamato il “Signore dei Tè” per la complessa lavorazione ad opera del Maestro del Tè, che decide quando fermare il processo di ossidazione e passare alla cottura per fissare il colore delle foglie ed arrestare il processo.

Il processo di ossidazione può variare da un minimo 12-15% a un massimo del 75-80% quindi puo’ durare da poche ore ed essere poi ripreso sino ad arrivare a 16/20 ore.

Il Tè si presenta tipicamente arrotolato se bassa ossidazione, mentre attorcigliato per la lunghezza delle foglie con un’ossidazione più alta.

Il Tè Oolong si presta molto bene al metodo di infusione asiatico, ovvero la modalità dell’infusione multipla.

Zone di provenienza

La maggior parte dei Tè Oolong proviene dai monti Wuyi nel Fujian (territorio con la più alta bio diversità), per questo sono anche detti “Tè di roccia”.
Tra questi, sono da ricordare: Hong Pao, Tie Luo Han, Shu Jin e Bai Ji Guan, dalla foglia attorcigliata e dal colore tostato.

La coltivazione di Tè Oolong con il tempo si è estesa sino all’isola di Taiwan, che ad oggi è uno dei migliori produttori al mondo.
Taiwan produce Oolong arrotolati a sfera dalle tonalità verdi. Il loro Tè Oolong più famoso è il Milk Oolong, dalle note molto burrose lavorato con i vapori del latte, seguito dal Bi Hou e dal Dong Ding, tostati e scuri, e dal blasonato Oriental Beaty, dalle note di albicocche.

Dalla zona di Anxi vengono prodotti Oolong simili a quelli di Taiwan, a foglia arrotolata dalla classica forma a “pallina”, dal sapore floreale di orchidea. Famoso è il Tie Guan Yin.

La lavorazione

  • Raccolta a mano
  • Appassimento su vassoi di bambù
  • Scuotimento manuale, affinché lo sfregamento delle foglie rompa le varie cellule e nervature, favorendo la fuoriuscita degli olii essenziali
  • Ammaccatura delle foglie, che rende le punte più scure
  • Cottura in forno per fissare il colore e fermare l’invecchiamento

I benefici

I Tè Oolong sono ricchi di catechine (antitumorali) e polifenoli (antiradicali), antiossidanti naturali.
Durante l’appassimento, l’ossidazione aumenta la concentrazione delle teaflavine (molecole antivirali) che prevengono le problematiche cardiovascolari.

Il Tè Azzurro è noto per aiutare:

  • l’aspetto diuretico
  • il metabolismo basale
  • contro il colesterolo

Sono noti inoltre per ridurre il senso di appetito, in particolare se bevuti 1 ora prima dei pasto e 1 ora dopo. Bere il tè (escludendo i bianchi e i verdi) lontano dai pasti consente di non alterare l’assorbimento del ferro durante la digestione.

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