Conoscersi: intervista a Emanuela, nuova titolare di EnchanTè

Quali sono state le tue esperienze prima di prendere le redini di questa attività?

Mi sono laureata in economia e commercio e la mia strada sembrava segnata… Poi, una volta diventata mamma, gli orari e il carico di lavoro non si conciliavano.
Dopo un periodo di pausa ho accettato un lavoro part-time presso uno studio medico e, nuovamente, sembrava tutto deciso…

Ma la pandemia 2019 mi ha fatto riflettere molto su come doveva essere il mio futuro.

C’è stato qualcosa in particolare che ti ha portata a metterti in discussione?

Improvvisamente, bevendo un tè in una sala da tè, dopo le riaperture a seguito Covid, l’aroma  del tè mi ha avvolto al punto tale che mi ha fatto decidere di rivedere ancora una volta la mia vita…
Una tazza di tè caldo confortante mi ha ricordato come per me fosse un momento importante della giornata in grado di scandire i miei impegni, prima in ufficio e poi con le mie figlie. Una pausa merenda, momenti magici pieni tenerezza e in grado di rendere gratificante ogni carico della giornata. Era il momento di cambiare!

La fortuna ha voluto che di lì a poco, passeggiando nel centro storico di Bergamo, incappassi nell’avviso esposto in vetrina: Cedesi attività.
Bene… È arrivato il momento che la mia passione diventi il mio lavoro!

La voglia di cambiamento dalla precedente esperienza lavorativa, l’opportunità di realizzare un sogno nel cassetto, poter unire il lavoro con la mia passione… Per carattere, poi, amo le sfide, le cose nuove e sapere che c’è sempre da imparare qualcosa da conoscere e cosi crescere. Quindi eccomi qui, con un’esperienza molto personale circa il mondo del tè, poco scolastica e ortodossa, ma con tanto entusiasmo e con tanta voglia di crescere professionalmente.

E ora, come descriveresti quello che sei riuscita a realizzare?

La mia ambizione è che il mio negozio possa essere anche un luogo di pausa dalla vita frenetica quotidiana, perché il solo fermarsi ed entrare annusare l’aroma del tè è qualcosa che ci porta a un viaggio introspettivo, personale, è prendersi un pò cura di sè…
Mi piace definire il mio un negozio lento, in cui permettere ai miei clienti di prendersi il tempo per vivere una vera esperienza olfattiva tra aromi nuovi e fragranze uniche di terre lontane.

Qual è il tuo tè preferito?

Dire quale sia il mio tè preferito è davvero difficile! Anche se devo ammettere che il mio primo amore sono stati i tè neri indiani, in particolare del Darjiling e dello Sri Lanka, dopo un viaggio fatto in quelle terre ormai circa 20 anni fa… scuri, forti, intensi, da assaporare a colazione o durante una pausa che possa definirsi tale.

Dall’apertura due tipologie di te non smettono di stupirmi: i bianchi delicati profumati e i Pu’erh particolari nello sprigionare ad ogni loro infusione un bouquet diverso di aromi e soprattutto straordinariamente idonei dopo pasto per le loro proprietà digestive.

E gli Oolong – detti Tè azzurri – che dire, un piacere per l’anima.

Hai programmi per il futuro?

Beh si mi piacerebbe approfondire la storia dei diversi tè dal loro modo di essere coltivati, lavorati e poi  serviti  dalle differenti  popolazioni ove il tè ha un ruolo sociale di aggregazione e non solo.

Quale aspetto del tuo lavoro ti piace di più?

Condividere esperienze e conoscenze, scegliere un tè partendo dal suo aroma fino ad arrivare al gusto, per poi farlo conoscere ai miei clienti!

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